Psicologia dell’età Evolutiva
Psicologia dell’età evolutiva
La psicologia dell’età evolutiva è il settore della psicologia dello sviluppo che studia il processo di crescita fisica e psicologica delle persone e che si occupa dell’evolversi dei diversi aspetti della personalità e del comportamento nel periodo che va dalla nascita fino al termine dell’adolescenza.
Le difficoltà si ripercuotono su tutti gli ambiti in cui il bambino entra in contatto per cui oltre ad un lavoro sinergico con la famiglia può essere molto importante l’eventuale collaborazione con la scuola.
Psicologia della genitorialità
La psicologia della genitorialità è una branca della psicologia che si occupa del sostegno agli adulti i quali si trovano a vivere delle difficoltà nel loro ruolo di genitore. Partendo da questo presupposto questo campo d’indagine va inevitabilmente ad intrecciarsi alla psicologia dell’età evolutiva.
La psicologia dell’età evolutiva non può prescindere infatti, da un lavoro che tenga conto del valore che la famiglia, e nello specifico i genitori, ha per il bambino. La famiglia rappresenta, infatti, una risorsa basilare nella gestione e nel trattamento del disagio dei bambini e degli adolescenti attraverso l’attivazione di percorsi di consulenza/sostegno genitoriale.
Dott.ssa Francesca Turchi
Psicologa-Psicoterapeuta
Psicologa-Psicoterapeuta esperta di valutazione e trattamento dei Disturbi dell’Apprendimento scolastico
• la prima infanzia (da zero a due anni)
• la seconda infanzia (da due a sei anni)
• la fanciullezza (da sei a dieci anni)
• la preadolescenza (da dieci ai 14)
• l’adolescenza (dai 14 anni in poi)Nel corso del ciclo di vita possono esserci varie manifestazioni sintomatologiche che portano con sé vari cambiamenti e conseguenze sul piano affettivo, cognitivo e sociale e possono riguardare :
• ansia, paure e fobie
• comportamenti aggressivi ed oppositori, eccessive reazioni rabbia
• difficoltà a rispettare le regole e/o tollerare le frustrazioni
• disturbi psicosomatici ed alterazioni fisiologiche (emicranie, mal di pancia ricorrenti, vomito)
• disturbi alimentari e della nutrizione
• difficoltà linguistiche, di apprendimento
• problemi relazionali tra coetanei e/o adulti
• problemi del sonno e di addormentamentoLink utili
www.cnop.it
www.ordinepsicologitoscana.it
Nella psicologia della genitorialità gli incontri con i genitori sono finalizzati a fornire loro un aiuto concreto per la gestione dei problemi comportamentali dei figli, partendo dall’assunto che tutta la famiglia e non solo il bambino, è coinvolta nel processo di cambiamento perché il disagio emotivo di un membro del sistema familiare ha inevitabili ripercussioni anche sugli altri. In quest’ottica, le problematiche individuali del bambino vengono lette ed interpretate all’interno dell’intero sistema familiare.
L’obiettivo della psicologia della genitorialità è di fornire ai genitori strumenti e indicazioni usando metodi che siano adatti ai bisogni del bambino e che possano essere facilmente utilizzati nella vita di tutti i giorni, favorendo la creazione di un ambiente più sereno per tutta la famiglia.
Entrambi i genitori hanno un ruolo attivo nell’educazione, nella crescita, nello sviluppo e nella maturazione dei figli ed è questa consapevolezza che guida ogni intervento di sostegno alla genitorialità.
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